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"Il mastino dei Baskerville" è il capolavoro di Sir Arthur Conan Doyle, l'impresa definitiva di Sherlock Holmes, la più spettacolare, la più complessa, una perfetta fusione tra racconto del terrore e giallo classico. Cedendo alle pressanti richieste dei lettori e dell'editore, Conan Doyle accettò di "resuscitare" con questo romanzo la sua creatura letteraria, il celebre detective che aveva "ucciso" nel racconto Il problema finale, pubblicato otto anni prima. La storia, ambientata nella landa desolata di Dartmoor, nel Devon, tra nebbie e paludi, è quanto mai suggestiva e carica di suspence. Un'oscura maledizione aleggia sulla casata dei Baskerville. Alla sua origine, un efferato crimine commesso da sir Hugo Baskerville due secoli prima. Da allora un mostro sanguinario, un enorme cane nero dagli occhi infernali, sembra perseguitare gli eredi maschi di Baskerville Hall, tutti morti in modo violento. Aiutato dal fedele Watson, Holmes tenterà con la sua impareggiabile logica e il suo formidabile dinamismo di districare la matassa che avvolge il caso più difficile e pericoloso che abbia mai dovuto affrontare.